1

 Cippo marmoreo con epigrafe dedicata a Iupiter (Giove Dolicheno collocata all'ingresso del Pronto Soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli.
Questo è il testo dell'epigrafe, databile tra il 193 e il 198 d.C.:
IOVI OPT.MAX DOLICHENO PRO SALUTE IMP. L. SEPTIMI SEVERI PIIPERTI-NACIS AUG. ET M. AURELI ANT-ONINI CAESAR ET IUL. DOMNAE AUG. ET TOT. DOM. DIVINAE M. VALERIUS VALEN-TINUS OPTOCL. PR. RA. DES. FECI MILITIB. CLASS. DEXTRO II ET PRISCO COS.
[A Giove Ottimo Massimo Dolicheno per la salute dell'imperatore L. Settimio Severo Pio pertinace Augusto e M. Aurelio Antonino Cesare e Giulia Domna Augusta e di tutta la Casa Divina M. Valerio Valentino aiutante di centurione della Flotta Pretoria Ravennate fece con i soldati della flotta sotto il secondo consolato di Destro e Prisco]
Il cippo è stato sottoposto a restauro nel Luglio del 2002.

2

La targa marmorea, prosta nel primo cortile dell ospedale Fatebenefratelli, indica il livello raggiunto dalle acque del Tevere durante la piena del 1937.
La targa reca la scritta: "ALLUVIONE DEL 17 DECEM. 1937".
La piena del 1937 è stata l'ultima registrata all'Idrometro di Ripetta e raggiunse il livello di 16,90 metri.
Essendo ormai la città potetta dai muraglioni, la piena del 1937 ha lasciato segni del suo passaggio solamente all'Isola Tiberina. L'unica altra targa in tutta Roma relativa a quell'inondazione è infatti murata sotto il portico della chiesa di S.Bartolomeo, a sinistra dell'ingresso della chiesa.

3

Sulla parete Sud Ovest dell'Ospedale Fatebenefratelli è una targa marmorea, collocata nel 1948, che ricorda l'ingegner Cesare Cipolletti nato in uno degli edifici che sorgevano sull'isola e che furono demoliti nel 1931 per la ristrutturazione dell'Ospedale.
Questo è il testo:

CESARE CIPOLLETTI
NATO IN ROMA
IL DI 11 NOVEMBRE 1843
INGEGNERE IDRAULICO INSIGNE
STUDIO' LA NAVIGABILITA'
DEL TEVERE
E CON GENIALI REALIZZAZIONI
TENNE ALTO IN ARGENTINA
IL NOME D'ITALIA
----------------
NEI PRESSI DELLA CASA NATALE
IL COMUNE DI ROMA POSE
MCMXLVIII

4

A destra della lapide relativa al restauro di Graziano è posta quella che ricorda il restauro eseguito da un tal Benedetto Carushomo (Carissimi) nel 1191-1193.
Questo è il testo:

BENEDICTUS ALME
URBIS SUMM. SENATO
R RESTAURAVIT HUN
C PONTEM FERE DIRU
TUM

[Benedetto sommo senatore dell'alma Urbe restaurò questo ponte quasi distrutto]
La lapide è stata restaurata in occasione del Giubileo del 2000.

5

Al centro del parapetto ovest del Ponte Cestio è posta questa lapide che ricorda il restauro eseguito dagli imperatori Valentiniano, Valente e Graziano e dedicato a quest'ultimo nel 370 d.C.
Sulle due fiancate esterne del ponte erano scolpite queste due scritte identiche, sintesi del lunghissimo testo, quasi del tutto perdute durante il rifacimento del ponte alla fine del 1800.
GRATIANI TRIVMPHALIS PRINCIPIS PONTEM AETERNITATI AVGVSTI NOMINIS CONSECRATVM IN VSVM SENATVS POPVLIQ ROMANI DDD NNN VALENTINIANVS VALENS ET GRATIANVS VICTORES MAXIMI AC PERENNES AVGVSTI INCOHARI PERFICI DEDICARIQ JVSSERVNT
[I nostri signori Valentiniano Valente e Graziano vincitori massimi e perenni augusti hanno dato ordine che fosse cominciato, terminato e dedicato il ponte del trionfatore Graziano destinato ad eternare questo suo nome augusto e a servire al senato e al popolo romano]
Questo è il testo ricostruito della lapide:
DOMINI NOSTRI IMPERATORES CAESARES
FL. VALENTINIANVS PIVS FELIX MAXIMVM VICTOR AC TRIVMF. SEMPER AVG. PONTIF. MAXIMVS
GERMANIC. MAX ALAMANN. MAX. FRANC. MAX GOTHIC. MAX TRIB. POT. VII IMP. VI CONS. II PPP ET
FL. VALENS PIVS FELIX MAX VICTOR AC TRIVMF. SEMPER AVG. PONTIF. MAXIMVS
GERMANIC. MAX ALAMANN. MAX. FRANC. MAX GOTHIC. MAX TRIB. POT. VII IMP. VI CONS. II PPP ET
FL. GRATIANVS PIVS FELIX MAX. VICTOR AC TRIVMF. SEMPER AVG. PONTIF. MAXIMVS
GERMANIC. MAX ALAMANN. MAX FRANC. MAX GOTHIC. MAX TRIB. POT. III IMP. II CONS. PRIMVM PPP.
PONTEM FELICIS NOMINIS GRATIANI IN VSVM SENATVS AC POPVLI ROM. CONSTITVI DEDICARIQ. IVSSERVNT
La scritta è consumata e poco leggibile ed è stata ulteriormente deteriorata dai lavori di ripulitura effettuati in occasione del Giubileo del 2000.

6

Sulla spalletta del Ponte Fabricio, lato Isola, è presente questa lapide fatta collocare dal Papa Innocenzo XI in occasione del restauro congiunto dei due ponti, Fabricio e Cestio, da lui effettuato nel 1679. A destra dello stemma con le insegne papali è la scritta:
INNOCENTIUS XI PONT MAX DVOS VNO IN PONTE FABRICUM AC CESTIUM SENIO LABENTES ONERE LABORANTES IN PRISTINUM DECUS AC PUBLICUM COMMODUM FIRMIORE LATERE AC DURIORE VESTIGIO FULTOS STRATOSQUE RESTITUIT
ANNO MDCLXXIX
PONT SVI III
[Innocenzo XI Pontefice Massimo riportò come fosse un sol ponte i due (ponti) Fabricio e Cestio, instabili per la vetustà, sostenendo l'onere dei lavoranti, all'originario decoro e all'uso pubblico con laterizi più solidi e sostenuti e lastricati a più duratura memoria nell'anno 1679, terzo del suo pontificato]
La lapide è stata recentemente restaurata in occasione del Giubileo del 2000.

7

Sulla base della guglia posta al centro della Piazza S.Bartolomeo, sul lato Sud Est verso la facciata della chiesa, è posta questa iscrizione che ricorda la collocazione della guglia nel 1869 a cura e spese di Papa Pio IX in luogo di una antica colonna distrutta dall'impatto di un carro.
Questo è il testo:

PIUS IX PONT. MAX
IN COLUMNAE LOCUM
QUAE PLAUSTRI IMPETU
QUASSATA CONCIDERAT
PECUNIA SUA
FIERI ERIGIQUE IUSSIT
ANNO CHRISTIANO
MDCCCLXIX
CONCILIO VATICANO
INEUNTE

[Pio IX Pontefice Massimo, nel luogo della colonna che era caduta a terra rovinata dall'impatto di un carro, comandò che (questa guglia) fosse costruita e innalzata a sue spese. Nell'anno cristiano 1869, inizio del Concilio Vaticano]

8

La targa marmorea, posta sul muro esterno destro del portico della chiesa di S.Bartolomeo, indica il livello raggiunto dalle acque del Tevere durante la piena del 1870.
La targa è fortemente deteriorata; a fatica si riesce a leggere: "ALLUVIONE DEL DECEM 1870".
La piena del 29 dicembre 1870 è stata la maggiore degli ultimi 350 anni e raggiunse il livello, registrato all'Idrometro di Ripetta, di 17,22 metri.
La costruzione dei muraglioni ha comportato un innalzamento dei livelli di piena misurati a valle di Ripetta a causa dell'impedita esondazione del fiume a valle di S.Paolo, contenuta dalle arginature; ciò spiega perché la targa che segna il livello di piena del 1870 (17,22 a Ripetta) si trovi circa 40 cm più in basso di quella del 1937 (16,90 a Ripetta) anziché 53 cm sopra.

9

La targa marmorea, posta sotto il portico della chiesa di S.Bartolomeo a destra dell'ingresso della chiesa, riporta la delibera del 22 Agosto 1581 con cui il Pontefice Gregorio XIII concede ai soli sacerdoti di S.Bartolomeo la facoltà di cancellare le pene del Purgatorio celebrando Messa funebre all'altare della Madonna.
Tale privilegio verrà successivamente esteso a tutti i sacerdoti da Pio VI (1782 - vedi targa sul lato sinistro del portico).
La targa è molto sporca e con difficoltà si può leggere la scritta seguente:

GREGORIO XIII.
CON SUO BREVE DATO SOTTO IL DI 22 AGOS
TO DELL'ANNO 1581 CONCESSE, CHE OGNI
VOLTA CHE SIA CELEBRATA DA QUALSIASI
SACERDOTE DI QUESTO CONVENTO, SOLAM
ENTE DI S.BARTOLOMEO DELL'ISOLA LA MESSA
DEI MORTI ALL'ALTARE DELLA MADONNA DE
TTO DELLA CAPPELLA SANTA, ESISTENTE
NELLA CHIESA DEL MEDESIMO CONVENTO,
SI LIBERI DALLE PENE DEL PURGATORIO QU
ELL'ANIMA CHE IVI PENA, PER LA QUALE SI
APPLICA IL SANTO SACRIFICIO

10

La targa marmorea, posta sotto il portico della chiesa di S.Bartolomeo a sinistra dell'ingresso della chiesa, riporta la delibera per l'indulgenza plenaria concessa dal Pontefice Pio VI il 4 Dicembre 1781 a chiunque visiti la Basilica trovandosi nella Grazia di Dio e, in data 19 Gennaio 1782, l'estensione a qualunque sacerdote del privilegio di cancellare le pene del Purgatorio precedentemente concesso (1581 - vedi targa sul lato destro del portico) ai soli sacerdoti di S.Bartolomeo.
La targa reca la scritta:

D. O. M.
LA SANTITA' DI NOSTRO SIGNO_
RE PAPA PIO VI CON SUO BREVE AD
AUGENDAM SOTTOIL DI IV DICEMBRE
MDCCLXXXI. CONCEDE INDULGENZA PLENA_
RIA PERPETUA QUOTIDIANA PER I VIVI E PER
I MORTI A CHIUNQUE VISITERA' QUESTA BASI_
LICA CONFESSATO. E COMUNICATO
IL MEDESIMO SOM. PONT. CON SUO
RESCRITTO SEGNATO SOTTO IL DI XIX GENNA_
JO MDCCLXXXII DICHIARA PRIVILEGIANTE IN
PERPETUO TUTTE LE MESSE. CHE DA QUALSIVO_
GLIA SACERDOTE SI CELEBRERANNO ALL'ALTA_
RE MAGGIORE DELLA STESSA BASILICA.
FF.M.G.A.M.PP.

11

La targa marmorea, posta sotto il portico della chiesa di S.Bartolomeo, a sinistra dell'ingresso della chiesa, indica il livello raggiunto dalle acque del Tevere durante la piena del 1937.
La targa reca la scritta: "ALLUVIONE DEL 17 DECEM 1937".

La piena del 1937 è stata l'ultima registrata all'Idrometro di Ripetta e raggiunse il livello di 16,90 metri.
Essendo ormai la città protetta dai muraglioni, la piena del 1937 ha lasciato segni del suo passaggio solamente all'Isola Tiberina. L'unica altra targa in tutta Roma relativa a quell'inondazione è infatti murata nel primo cortile dell'Ospedale Fatebenefratelli.

12

La targa marmorea si trova all'estremità est dell'isola ed è murata sulla parete alla base della rampa di accesso alla stazione di Polizia Fluviale.
Il testo della scritta è:


F C R G
ETFRES
MDLXXXII

La provenienza della targa ed il significato della scritta non sono noti, anche se probabilmente il testo si riferisce ad un personaggio (indicato con le iniziali F C R G) e ai fratelli (ET FR[atr]ES) ed è datato 1582.
La targa è stata collocata nella posizione attuale dopo la chiusura dell'accesso all'edificio che originariamente si apriva nella parete a livello del terreno e a cui si accedeva per mezzo di una rampa a gradini.